sabato 28 gennaio 2012

MODERNE "SUGGESTIONI"





La demonologia rinascimentale ha lasciato tracce concrete delle conoscenze acquisite nell’epoca oscura del paganesimo, circa il processo di interazione dell’uomo con gli spiriti dell’aria, ottenuta attraverso la manipolazione di elementi terreni, sigilli, pantacoli, formule cabalistiche, ecc. I “maghi” conoscevano bene e riuscivano ad utilizzare il potere suggestivo degli spiriti di agire sul senso interno dell’uomo attraverso allucinazioni visive o uditive. Ed anche il loro potere di manifestarsi attraverso materializzazioni, seppur temporanee.
Del resto, è noto che la magia ha raggiunto il massimo della sua espressione non nel vituperato medioevo, ma nell’epoca ambigua del rinascimento. In questo periodo sembrò ripetersi quanto già avvenne in occasione della nascita del pensiero razionale, sulle sponde elleniche. Sulle coste che si affacciavano sul mare Egeo e Mediterraneo infatti insieme ai culti misterici di Orfeo, Eleusi, Delfi prese avvio la filosofia naturalistica, foriera di brillanti ed impensabili sviluppi teoretici. Irrazionale e razionale, segreto e pubblico, esoterico ed essoterico, come uniti in un incomprensibile rapporto di funzione.  
Nel rinascimento, insieme alla nascita della scienza moderna ed al diffondersi sotterraneo della cultura magica si impose la teoria eliocentrica, con tutti i suoi risvolti oscuri. Da tempo infatti abbiamo espresso l’impressione che questa teoria rappresenti come una grande suggestione espressa in forma di immagine mentale, forse non disgiunta da operazioni magiche, alla quale è andata soggetta l’umanità.
L’idea del moto della terra su se stessa ed intorno al sole, benché difficilmente dimostrabile, oggi è divenuta più evidente ed indubitabile della realtà stessa, anche se in contraddizione con quanto viene percepito dai sensi. Ma la ragione, educata dalla scienza moderna in cinquecento anni di storia ci ha insegnato ad invertire il processo della conoscenza ed a dubitare della realtà percepita dai sensi. Pertanto si è radicata nella nostra mente l’immagine della terra in rotazione intorno al sole, come sosteneva Galilei il quale venne perseguitato da una Chiesa oscurantista, ecc.

Non costituisce tuttavia una nostra personale opinione, che il “mandala” eliocentrico rispolverato da Copernico dalle antiche conoscenze pitagoriche al di là dei suoi sviluppi scientifici abbia un significato recondito, direttamente collegabile al culto degli spiriti. Questo rapporto si rileva direttamente dalla lettura di alcuni brani ermetici che non erano sconosciuti ai promotori dell’eliocentrismo.
Nel Corpus Hermeticum attribuito al mitico Ermete Trismegisto, citato da Copernico nel suo famoso testo, De revolutionibus …, leggiamo infatti che: <<Il sole ha intorno a sé molti cori di demoni, simili a eserciti di diverso genere … che dall’alto vegliano sulle questioni degli uomini, poiché è stata assegnata loro la regione degli uomini>> (XVII, 10). Proseguendo, lo stesso concetto viene ribadito ancora più chiaramente: <<Sotto il sole è stato ordinato il coro dei demoni, anzi molti e diversi cori, posti sotto il comando dei quadrati degli astri, ciascuno in numero pari … Tutti questi demoni hanno ricevuto in sorte il potere sulle vicende e sui disordini della terra. Vi operano ogni genere di scompiglio, per le città e popolazioni in generale e per ciascun individuo in particolare>> (XVII, 13).
Può darsi che queste affermazioni siano effettivamente quello che sembrano, ossia superstizioni e fantasie retrograde, soprattutto se giudicate alla luce della nostra ragione scientifica, corroborata dai progressi della tecnica, concentrata sulla realtà materiale e del tutto scettica riguardo a quella spirituale. Si crede quindi nell’esistenza di buchi neri, quark, particelle elementari; non si crede negli angeli, nei demoni, nello stesso Dio.
Tuttavia, non è da escludere che tali asserzioni corrispondano a verità e certezze, per quanti hanno conservato un senso di lettura a tutto campo della realtà. I moderni epigoni di Bruno, personaggio nel quale convivevano ragione e superstizione, non potrebbero che dare pieno accredito all’idea che gli spiriti stazionino nell’aria e siano pronti ad intervenire ed interagire con la dimensione concreta, sotto opportune condizioni. Le quali in verità sono alquanto oscure e che per tale ragione ci sfuggono.
Nel De magia, (III, pp. 427-428), Giordano Bruno allude ad una gerarchia demoniaca secondo la quale: <<Ogni ordine di spiriti ha i propri capi, principi, pastori, comandanti, rettori, graduati. Quelli che sono più saggi e potenti dominano e comandano quelli che sono più deboli e rozzi>>. Egli cataloga addirittura cinque categorie di spiriti. I demoni sotterranei ed acquatici, quelli che abitano nelle rovine e nei muri, quelli dell’aria, ad un livello superiore quelli localizzabili nell’etere, infine i demoni che abitano il fuoco stellare, dunque il sole.
Il fatto che le entità spirituali siano invisibili non significa che non esistano. Gli spiriti, angeli o demoni, sono creature a tutti gli effetti, con un potere superiore a quello dell’uomo perché non legato alla materia. I demoni come affermava san Tommaso sono in grado di agire negativamente sulla fantasia e sui sensi degli uomini, riuscendo a <<plasmare con l’aria corpi visibili e sensibili di qualunque forma e figura ed assumendoli farli parlare ed agire>> (Summa Th., I, 114, 4). Il loro luogo naturale è la sfera infera. Tuttavia <<avendo Dio disposto che l’uomo sia aiutato dagli angeli e combattuto dai demoni, questi si aggirano anche per l’aere caliginoso del mondo>> (Ib., 64, 4).
Non per niente san Paolo ci avverte che non dobbiamo combattere gli uomini, <<ma contro i Principati e le Potestà, dominatori di questo mondo di tenebre, contro gli spiriti del male che abitano le regioni celesti>> (Ef 6, 23). L’azione di questi esseri infatti è in grado di produrre suggestioni mentali, individuali e di massa, creando visioni della realtà verosimili, ma non reali. La realtà corrisponde ad una logica sola, quella del “si si no no”, e questa logica non lascia spazio alle fantasie razionalistiche.

Nel rinascimento gli esoteristi dovettero impegnarsi non poco ed in modi “misteriosi” per favorire l’avvento di un’epoca “nuova e moderna” nella quale l’uomo potesse sentirsi libero ed emancipato, anche se apparentemente e tuttavia senza che questa acquisizione corrispondesse ad un analogo grado di pace interiore e sociale. Fu grazie alle spinte propulsive provenienti da alcune corti italiche che riuscì ad espandersi in tutt’Europa, cioè in tutto il mondo, la visione della realtà centrata nell’uomo. Visione che avrebbe oscurato quella precedente centrata in Dio, consentendo così il passaggio dal cosmo geocentrico all’universo bruniano aperto ed infinito.
Tutto questo attraverso una martellante campagna di propaganda già allora per così dire mediatica effettuata tramite discorsi, figure, pubblicazioni, polemiche che d’un tratto si gonfiarono attraendo l’attenzione delle masse in genere interessate da altre problematiche e dispute. Arte, scienza, filosofia costituirono come una sorta di grimaldello a tre punte attraverso il quale si riuscì a scardinare la rigidità dogmatica e la concretezza legata alla Scolastica ed al Magistero romano. La magia svolse dietro le quinte un ruolo arduo ma fondamentale per determinare distorsioni della realtà, al fine di definirne un’altra, non più reale e certa, ma possibile ed ideale.
Al giorno d’oggi, sembra che le forze dell’aria si siano aggiornate, approfittando volentieri degli ausili tecnologici per creare false immagini e suggestioni. Invece di prendersi la briga di plasmare corpi visibili fittizi ed agire attraverso essi su monaci e penitenti impegnati nella disciplina religiosa e nella mortificazione della carne, sembra che gli spiriti “utilizzino” i mezzi tecnologici per indurre non soltanto l’ individuo, ma intere masse ad agire in modo contrario ai precetti della fede.
Attualmente, il bene ed il male sono a portata di clic e dei motori di ricerca. Chiunque può entrare in siti “proibiti”, in siti “magici”. Chiunque può accedere a siti di informazione e controinformazione, trovandosi così di fronte a verità che affermano ed a verità che negano. Ognuno può farsi un’idea della realtà, proseguire con i propri passi, oppure consolidare gli indirizzi dell’opinione comune seguiti dalla maggioranza delle persone. Chiunque può intervenire su tutto con modi appropriati o meno, per esprimere la propria opinione.
La nostra dovrebbe essere ormai nota. Riteniamo infatti che la teoria eliocentrica, per come si è imposta, per i suoi legami originari con la cultura ermetica, rappresenti una sorta di immagine razionale, ma non reale, del sistema planetario saldamente fissata in tutti noi perché divenuta sostanza del pensiero comune.
Un po’ come lo sbarco della luna al quale si continua a credere come realmente avvenuto, nonostante incongruenze e critiche che si sollevarono da subito. Da quando cioè in quella fatidica sera, litigarono in diretta televisiva due giornalisti italiani, Tito Stagno e Ruggero Orlando, circa il momento esatto dell’allunaggio.
Ultimamente, è venuto alla luce il fatto clamoroso che il sasso lunare donato in pompa nell’ottobre del 1969 dall’ambasciatore americano in Olanda al museo di Amsterdam è un falso, una comune pietra nostrana riposta nel reliquiario laicista per anni come prova dell’allunaggio. Ma nonostante queste smentite clamorose, digerite come se niente fosse, si continua a credere che l’uomo sia veramente andato sulla luna.
Suggestioni moderne dicevamo amplificate da un potere mediatico in grado di far credere un po’ quello che vuole, creando immagini e situazioni virtuali, dirigendo e soggiogando le masse, anche attraverso il continuo martellamento pubblicitario a sfondo erotico sessuale a cui veniamo esposti. Questo perché sono le nostre energie psichiche a dar corpo e consistenza alle illusioni di massa, create da un potere occulto in menti rese pressoché inerti dall’assuefazione ai sette peccati capitali.